Questa non pretende in alcun modo essere una guida di NY, ma una semplice descrizione di un viaggio effettuato nel luglio 2008 che ci ha portati nella grande mela per circa 4 giorni prima di proseguire per altre mete.
Condizioni a contorno
Siamo nel luglio 2008 e il cambio EUR/USD si attestava intorno a 1.55 , contro il 1,35/1,40 di oggi, permettendo di avere una certa economia nelle spese quotidiane dal cibo ai pernottamenti. Purtroppo i prezzi dei biglietti aerei sembrano essere meno dipendenti dal cambio.
Per assurdo lo stesso biglietto può essere venduto a 100 $ ad un americano e a 100 € ad un europeo…
E ora il viaggio, il tempo di viaggio da qualsiasi hub europeo verso NY è di circa 8 ore ma è veramente tutto qui? Purtroppo no. Noi siamo partiti dall’aeroporto più vicino a casa nostra (Caselle) e, facendo scalo per Monaco di Baviera, siamo partiti alla volta di Newark.
Tempo totale di viaggio?
- Arriviamo 1 ora prima all’aeroporto
- 1 ora per arrivare a Monaco
- Aspettiamo circa 3 ore la coincidenza per Newark
- Aspettiamo altre 4 ore perché l’aereo dagli USA non ne vuole sapere di arrivare in tempo a causa di una manutenzione straordinaria… (partiamo bene!)
- 8 ore per arrivare a Newark
- A questo punto in un’oretta si riescono a sbrigare le pratiche burocratiche e il ritiro dei bagagli.
- Totale: dopo 18 ore ci presentiamo al car rent un po’ intontiti… destinazione un albergo già prenotato nel New Jersey a circa 10 km (basta oltrepassare l’Holland Tunnel pagando 6$) da NY. A patto di avere la macchina con sé questa scelta risulta essere molto conveniente dal punto di vista economico.
E ora si parte!!!
Passando per l’Holland Tunnel (http://www.ny.com/transportation/crossings/holland_tunnel.html) si arriva direttamente nel cuore di Manhattan dove si lascia la macchina nel primo parcheggio pubblico disponibile. La prima piacevole sorpresa è la scorrevolezza del traffico. Infatti un esercito di ausiliari del traffico interviene con una tempestività impressionante eliminando ogni ingorgo in breve tempo. A conti fatti il traffico di Manhattan è molto più scorrevole di quello di qualsiasi città italiana.
L’itinerario che abbiamo seguito noi è partito da Central Park, dove si può ammirare un enorme e magnifico parco incastonato tra grattacieli altissimi.
Passando poi per la coloratissima Times Square si arriva a vedere l’Empire State Building (salire fin su è praticamente obbligatorio, si può ammirare un panorama mozzafiato soprattutto al tramonto) e il grattacielo delle Nazioni Unite.
Il giorno successivo invece si visita la zona sud di Manhattan, partendo da Wall Street e Ground Zero per arrivare alla Statua della Libertà. La visita della Statua della Libertà e del complesso di Ellis Island / Governors Island porterà via una mattinata intera comprensiva di una lunga coda per imbarcarsi sul traghetto.
Il terzo ed ultimo giorno di permanenza a New York attraversiamo Manhattan per arrivare al ponte di Brooklyn. Attraversato il ponte, che di per sé è un museo e un incredibile punto panoramico, si arriva nell’omonimo quartiere e si fa una scoperta incredibile: ebbene sì! Anche gli americani hanno la spazzatura per strada! E’ bastato uscire da Manhattan, così pulita e nuova da sembrare quasi finta, per tornare a vedere panorami più terreni e conosciuti a noi italiani…
A questo punto si arriva a quella che probabilmente è stata la parte migliore della visita a New York. Usciti dalla città e passati per l’aeroporto JFK si arriva a quello che è il “mare” dei newyorkesi, ossia Long Island. Il mare è magnifico quindi: portarsi dietro il costume!
Le ultime due foto mostrano un certo “eccesso di divieti e segnaletica” tipico degli americani…
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